Le Varie Malattie del Gatto.

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Siriucciola
icon13  view post Posted on 13/8/2010, 12:18




La Clamidiosi

Patologia delle vie respiratorie la cui trasmissione non avviene per via aerea ma per contatto diretto fra gatti. E' una malattia trasmissibile all'uomo.
La Clamidiosi è causata da un microrganismo patogeno delle vie respiratorie, la Chlamydia Pittaci (gram negativo) poco resistente nell’ambiente, la sua trasmissione non avviene per via aerea ma per contatto diretto fra gatti attraverso le secrezioni infette oculo-nasali oppure dalla madre, portatrice sana, ai cuccioli. Questi ultimi sono i soggetti più colpiti, anche se la malattia interessa i mici d’ogni età. Pur interessando le vie respiratorie, il sintomo principale delle clamidiosi è la congiuntivite, accompagnata da notevoli secrezioni e da edema (ovvero rigonfiamento e difficoltà a tenere aperte le palpebre). Solitamente viene colpito un unico occhio e solo in seguito la congiuntivite da mono diventa bilaterale. Si possono, inoltre, manifestare febbre, inappetenza, starnuti, rinite e, se subentrano complicazioni batteriche, anche polmonite. La terapia fa ampio uso di tetraciclina (un antibiotico ad ampio
spettro) sia per via orale che per uso locale sottoforma di colliri specifici. La cura antibiotica, per evitare ricadute, deve essere eseguita per almeno 20 giorni.

L'anemia

Vediamone le cause e le cure da applicare, comprese quelle omeopatiche.
L’anemia può colpire i gatti molto più frequentemente di quanto si possa immaginare. Il micio può diventare anemico a seguito di una malattia acuta (tumori, tubercolosi, ecc.) oppure per una abbondante perdita di sangue. Queste sono però solo le due cause principali alle quali è necessario aggiungerne altre. Alcuni parassiti possono determinare la distruzione dei globuli rossi mentre l’avvelenamento da piombo causa sia la distruzione che una minore produzione degli stessi. Anche le carenze alimentari, spesso generate dalla disappetenza del gatto, possono produrre anemia. Un micio anemico presenterà un tipico pallore delle mucose, apparirà debole e, nelle fasi più avanzate, avrà respiro affannoso, irrequietezza e fatica, tutti sintomi di una cronica mancanza di ossigeno, caratteristica della malattia. La cura consisterà nell’eliminare la causa dell’anemia e nel
somministrare farmaci a base di ferro.

L'anoressia

Ovvero qualsiasi stato di diminuita o cessata alimentazione, può colpire anche il gatto. Le cause sono molteplici: da quelle fisiche a quelle psichiche
Il termine medico “Anoressia” è ormai di suo comune nella ns. società ed è associato allo stereotipo della ragazza adolescente che vuole essere magra per sentirsi bella ed accettata dagli altri. In realtà il significato medico di Anoressia è più ampio indicando qualunque stato di diminuita o cessata nutrizione. E’ ovvio che difficilmente un gatto risulterà anoressico perché vuole assomigliare alla modella del momento ma certo può subire una perdita di appetito le cui cause possono essere di diversa natura. Ad esempio, i problemi dentali, dalle malattie gengivali al dente cariato, creando fastidio nella masticazione sono una delle possibili cause. E’ una situazione facilmente individuabile in quanto il gatto sarà ugualmente attratto dal cibo dal quale, però, si allontanerà dopo appena 2/3 bocconi.

Dermatite Psicogene

Quando un attento ed approfondito esame medico non riesce ad individuare le cause della dermatite allora è il momento di pensare ad una possibile causa psicologica.
Molte sono le possibili cause di dermatite nei gatti, dalle allergie alle pulci, all’insorgere di molte malattie complesse. E', pertanto, necessario sottoporre il gatto ad un approfondito esame medico per individuarne la causa fisiologica. Nel caso in cui dai test clinici non emerga nessun risultato allora è possibile che la ragione della dermatite sia di origine psicologica. Alcuni gatti di fronte ad una situazione di stress reagiscono dedicandosi in modo ossessivo alla toelettura ( o "gromming", in inglese). Proprio per rompere tale circolo vizioso si può utilizzare un particolare collare detto “Elisabetta” che impedisce al gatto di mordersi e di graffiarsi consentendo alla pelle di rigenerarsi. Ma la patologia va affrontata soprattutto trattando gli aspetti psicologici del felino che causano il problema.

Ecco qua scritte da me sono le malattie dei gatti. :D :D
PS NON SONO TUTTE...CE NE SONO ALTRE.


 
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barbyz
view post Posted on 16/8/2010, 09:13




Mi permetto di aggiungere anche questa patologia che è molto frequente nei gatti (il mio micione purtroppo ci è appena passato).

PATOLOGIE DELLE BASSE VIE URINARIE DEL GATTO - LA FLUTD

La flutd è una patologia molto frequente nei gatti di qualsiasi età. Consiste in una serie di condizioni che causano uno stato infiammatorio delle basse vie urinarie, come ad esempio calcoli o cistiti ricorrenti. I gatti maschi a causa della conformazione dell’uretra (condotto che dalla vescica trasporta urina all’esterno), molto più stretta e lunga di quella delle femmine, possono andare incontro ad ostruzione totale al passaggio dell’urina. I principali fattori di rischio sono: l’alimentazione (alcuni minerali contenuti negli alimenti possono facilitare la formazione di calcoli), il sovrappeso, la scarsa assunzione di acqua e il poco esercizio fisico. Generalmente i gatti colpiti da flutd sono molto irrequieti, vanno spesso alla lettiera producendo però scarse quantità di urina (a volte con sangue) con notevoli sforzi, possono rifiutare il cibo.

Se il blocco dell’urinazione diventa totale, la situazione diventa molto pericolosa e richiede immediatamente l’intervento di un medico veterinario. La procedura di pronto soccorso consiste nel far passare un catetere urinario, con l’animale sedato o in anestesia totale, ripristinando così il normale deflusso dell’urina. Successivamente è bene tenere ricoverati questi animali per alcuni giorni dopo la disostruzione dell’uretra per accertarsi, dopo la rimozione del catetere urinario, che il gatto torni ad urinare da solo.

Le recidive in corso di flutd sono frequenti, per cui un gatto che si è “bloccato” una volta deve sempre essere tenuto sotto controllo eseguendo periodicamente le analisi delle urine. È molto importante inoltre alimentare questi animali con una dieta specifica che riduca al minimo la formazione di calcoli. Se le recidive diventano troppo frequenti è consigliabile la risoluzione chirurgica. L’intervento (uretrostomia) consiste nell’asportazione del tratto di uretra più stretto affinché la possibilità di una nuova ostruzione diventi più difficile.
 
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2 replies since 13/8/2010, 12:18   2246 views
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